Il cappello
Sotto quel cappello, ha vissuto la vita
dei suoi mirabili pensieri di mio padre, l'Uomo più importante e
intelligente che abbia attraversato la mia vita, la nostra terra e le
nostre acque.
A chi vedeva quel cappello comparire
sugli argini o nelle barche che filavano lungo il fiume, si illuminava il cuore.
Perché era un segnale di provvidenza
divina, e i contadini speravano in un futuro migliore, le loro mogli
e figlie in una maggiore dignità per se stesse.
Non poteva essere che cosi, se il buon
Dio aveva dato a un Uomo una testa dove i pensieri avevano i poteri
di andare oltre i confini del mistero, oltre gli orizzonti aridi
della sofferenza sudata ogni giorno nel lavoro stremante.
Una testa che sapeva distinguere, con
la prontezza del falco, l'ipocrisia e l'assassinio della personalità
dal soffio divino della giustizia.
Sotto quel cappello da cui non si
separava, mio padre c'era morto, reclinando semplicemente il capo.
Dentro quel cappello è morto un modo
di pensare, non soltanto la vita di un Uomo.
Dedicato a mio padre Antonio colui che mi ha insegnato ad essere quello che sono.
Grazie tuo figlio che ti Adora.
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